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Porto di Napoli, via ai dragaggi: obiettivo crescita e più container

È il primo step per dare il via ai dragaggi, l’operazione più attesa del grande progettoPporto di napoli. Mercoledì 18, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente dell’Autorità portuale Pietro Spirito hanno inaugurato il cantiere per i lavori di dragaggio dello scalo partenopeo, previsti alla diga foranea Duca d’Aosta.

Entro il mese di ottobre partiranno le operazioni di bonifica, mentre a novembre si darà il via all’escavo vero e proprio. L’intera operazione costa 25,5 milioni di euro, inclusi gli oneri di sicurezza, per un totale di 1milioni di metri cubi da versare nella vasca di colmata.

“I container possono raddoppiare – ha sottolineato il ministro Delrio – e ricordiamoci che l’economia del mare vale il 2 per cento del pil nazionale. Napoli ha una grande prospettiva di crescita, noi miriamo a intercettare 1,5 milioni di teus (unità di misura dei container, ndr) che oggi va a Rotterdam e poi torna giù. Siamo molto soddisfatti perchè questa giornata si attendeva da 25 anni”.

L’obiettivo è aumentare i container e, “nel giro di 14 mesi – ha detto Pietro Spirito – avremo la possibilità di accogliere navi di proporzione più adeguata. Poi dobbiamo proseguire in tutti gli altri progetti previsti nel grande progetto del porto di Napoli e Salerno. È dura: le procedure del nostro paese a volte sono barocche ma sindaco, presidente della regione e il governo sono dalla nostre parte. Il contesto istituzionale è quello giusto”.

Un porto che si estende anche nell’ottica di una crescita del traffico passeggeri. “E’ vero che c’è un calo delle crociere ma questo verrà recuperato il prossimo anno”, ha spiegato il ministro Delrio, annunciando come Napoli sia “in buona posizione” per intercettare i 20 milioni di fondi con cui il Governo dovrebbe finanziare il progetto del nuovo waterfront per turisti e pendolari diretti verso le isole.

Altra questione riguarda le interconnessioni, visto che il dragaggio “ci consentirà di avere un nuovo progetto ferroviario per napoli, finalmente  – ha aggiunto delrio – Questo vorrà dire un aumento decisivo dell’intermodalità, quindi non usare più i camion ma il ferro. Investiamo in questo cambiamento e abbiamo messo molte risorse a disposizione di rfi per portare i binari nei porti. È la strada giusta”.

Quanto alle “Zes”, le Zone economiche speciali, per cui i porti di Napoli e Salerno sono candidati, “stiamo lavorando con intensità insieme al ministro De Vincenti. Credo che entro fine anno potremo dire che anche la parte burocratica sarà completata, questa è la previsione”.

IL PORTO DI NAPOLI

Lo scalo è uno dei più importanti scali polifunzionali del Mediterraneo, sia per posizione geografica, sia per quantità e varietà di traffici che per la qualità dei servizi offerti alle navi in transito. Si estende su una superficie di circa 1,5 milioni di mq, con oltre 70 ormeggi e 12 km di banchine con fondali fino a 15 metri. Dispone di aree per lo stoccaggio pari a 330.000 mq totali, dei quali circa 50.000 per magazzini. Fra le principali attività commerciali il traffico containers, operato da tre terminal specializzati, con un totale di circa 445.000 TEU/anno, rinfuse liquide per 5.000.000 ton, solide per 5.000.000 ton, merci varie per 11.000.000 ton. Nella zona occidentale dello scalo, dedicata principalmente al traffico passeggeri, si trovano i collegamenti con le splendide località della costa Amalfitana e le Isole di Capri, Ischia, Procida. Da Molo Beverello per le destinazioni del Golfo, ogni anno transitano 8 milioni di passeggeri. Nella stessa zona trovano accoglienza i collegamenti con la Sicilia e le navi da Crociera che usufruiscono del Molo Angioino dove sorge l’attrezzata Stazione Marittima. Rilevante per l’economia portuale anche l’attività cantieristica che ivi si svolge. Napoli ha recentemente allargato la propria circoscrizione al porto Castellammare di Stabia ed è quasi terminato l’iter per l’inclusione anche del porto di Torre Annunziata. In questi due scali è prevista l’intensificazione delle attività crocieristiche, commerciali e di cantieristica navale. In prossimità del porto sorgono importanti attività intermodali: gli interporti di Nola e Maddaloni – Marcianise, oltre all’aeroporto di Capodichino.

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